La maggior parte di noi ha un conto corrente che gestisce online. Quando si spende del denaro tramite il proprio bancomat o quando ci sono dei pagamenti previsti si nota che si ha un valore di saldo contabile diverso da quello disponibile. Considerando la grande confusione che creano queste diverse diciture non sono in pochi a chiedersi quale sia la differenza tra saldo contabile e saldo disponibile.
Sapere la differenza tra queste due diciture è importante per non commettere errori e non trovarsi poi a spendere più di quello che si ha a disposizione. A volte queste diciture tecniche mandano in confusione, soprattutto chi ancora sta cercando di prendere confidenza con i pagamenti con carte di credito o online.
Potrebbe dunque essere utile questa breve guida sulla differenza tra saldo contabile e caldo disponibile.
Differenza tra saldo contabile e saldo disponibile: il saldo contabile
Si inizia dunque dal saldo contabile, esso sta ad indicare la differenza tra le operazioni che vengono registrate a credito e quelle a debito. In genere si tratta di una somma che coincide con l’estratto conto fornito a fine mese.
Nella somma indicata come tale sono registrate anche tutte le scritture contabili che si riferiscono ad operazioni con valuta successiva alla chiusura del conto conto corrente. In altre parole, è una somma algebrica sia delle entrate che delle uscire che vengono registrate dal conto corrente a una certa data.
Si chiama saldo contabile per specificare che le operazioni che sono state considerate nel conteggio sono state già contabilizzate sul conto, ma non sempre sono ancora effettive per il correntista. In altre parole, se si versa un assegno sul conto corrente, nel saldo contabile sarà possibile vedere già l’importo ma il denaro non sarà subito spendibile per chi detiene il conto, esattamente come chi ha emesso l’assegno non lo vede immediatamente addebitato.
Il saldo disponibile
Il saldo disponibile subisce l’influenza di quelli che sono i tempi tecnici previsti per gli addebiti e per gli accrediti. Si parla di saldo disponibile riferendosi alla somma che è effettivamente a disposizione del conterrentista. Una cifra che include non solo le differenze tra entrate ed uscite, ma anche l’importo di un eventuale fido bancario. A tale importo vanno poi aggiunte le rettifiche come, ad esempio, le cifre di un assegno versato ma non ancora in valuta.
Insomma, in altre parole è possibile affermare che mentre il saldo contabile al suo interno considera anche le operazioni che pur essendo state registrate non sono ancora contabilizzate sul conto, mentre il saldo disponile dice solo l’importo effettivo che si ha a disposizione sul proprio conto corrente e che quindi può essere realmente speso.
Si tratta di una distinzione molto importante in quanto solo la cifra del saldo disponibile offre la reale somma che si può spendere in un certo momento del mese, mentre il saldo contabile offre un’idea dei movimenti che avvengono sul conto e che quindi poi matureranno delle reali entrate o delle uscite a seconda della tipologia.